Alessano  1979 – Gioia del Colle 1963

Paolo Falcicchio nasce ad Alessano ( LE ) il 21 giugno 1879 da Giuseppe e da Vincenza Cosi.

Terminati gli studi liceali si trasferisce a Napoli, dove, per volere del padre, si iscrive alla facoltà di Chimica farmaceutica, studi che abbandona subito dopo.        All’insaputa del padre, infatti, frequenta il Conservatorio di San Pietro a Maiella, dove consegue il diploma di Direttore d’orchestra.

Inizia la sua carriera come violinista e dal 1900 al 1902 è uno dei primi violini del Teatro San Carlo di Napoli, il secondo Teatro lirico d’Italia  dopo La Scala di Milano.

Nel 1905 torna alla nativa Alessano, dove dirige il locale Concerto musicale.

Il Maestro Domenico Colucci, mentre era in tournée con la Banda di Gioia in Basilicata, nota la Banda di Alessano diretta dal Maestro Falcicchio e rivolgendosi ai due grandi solisti gioiesi Chiaia e Argento dice loro di far molta attenzione a quel Maestro. Sono stati forse questi due Maestri a volere Falcicchio nella Banda di Gioia, come successore di Colucci.

Nel 1914 sposa Rosa Stasi, dalla quale ha tre figli: Giuseppe, Leida e Giuseppina.

Arriva a Gioia nel  1920, nel momento in cui la Banda ha già una discreta fama come complesso musicale ed è subito un crescendo di trionfi.

Ne è testimonianza innanzitutto la partecipazione nel 1924 al Concorso Internazionale di Venezia, dove la Banda di Gioia ottiene il primo premio assoluto.

In tale occasione stupisce la Giuria poiché dei 12 clarini presenti nella Banda solo il 2° clarino suona l’attacco di una sinfonia, perché gli altri erano terrorizzati e non suonano. Quell’attacco silenzioso, ma involontario, colpisce la Giuria che vede in quella esecuzione   una felice scelta e una apprezzabile interpretazione del Maestro Falcicchio.

Nel 1928 la Banda di Gioia da lui diretta vince la medaglia d’oro alla gara del Littoriale a Bologna, nella quale viene dichiarata vincitrice fuori concorso.

Nel 1929 nel Concorso Professionisti a Roma  Falcicchio con la Banda di Gioia ottiene il primo premio.

Nel 1930 lascia Gioia per andare a dirigere la Banda di Foggia, forse per una gentil donna o forse perché per un diverbio avuto con il Presidente della   Commissione Amministrativa della Banda, signor Miraglino il suo l’orgoglio lo spinge a  dimostrargli che la Banda di Gioia senza di lui era nulla o forse perché i suoi metodi autoritari avevano esasperato i musicanti che  speravano di sostituirlo con il Maestro Pietro Argento, appena diplomato, che invece andò a dirigere il Concerto di Noci.

Falcicchio ritorna a Gioia nel 1939 e vi rimane fino alla morte, avvenuta in Gioia il 23 gennaio 1963.

Nel 1949 il Concerto di Gioia risulta l’unico iscritto al Concorso di Venezia, perché gli altri Corpi musicali si ritirano dando per scontata la vittoria della Banda di Gioia, diretta dal Maestro Falcicchio.

Nel concorso del Maggio Barese del 1952 la Banda di Gioia non può partecipare perché il Maestro Falcicchio viene designato a far parte della giuria.

Per i suoi meriti artistici e per aver portato alto il nome di Gioia in tutta l’Italia, il Consiglio Comunale di Gioia nel 1959  gli conferisce la cittadinanza onoraria.

A Falcicchio si devono molte trascrizioni di opere liriche per banda ed anche alcune composizioni personali, come una Marcia Funebre e un Inno a Gioia.